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Finanziamenti Basilicata a fondo perduto 2024: agricoltura, B&B, master e imprenditoria femminile

Tra le regioni italiane maggiormente interessate dall’erogazione di finanziamenti a fondo perduto da investire in attività e imprese, troviamo anche la Basilicata.

Ultimamente infatti, la regione Basilicata è passata alla ribalta grazie soprattutto alla visibilità ottenuta dalla bellissima città di Matera che proprio di recente è stata Capitale della Cultura. Il grande fascino suscitato dalla città di Matera ha poi gradualmente attirato sull’intera regione l’interesse di investitori e imprese. Per queste ragioni, anche per il 2022, sono stati stanziati contributi economici a fondo perduto, per incrementare le attività agricole del territorio; per agevolare l’apertura di B&B e sostenere tanto l’imprenditoria femminile, quanto le possibilità di studio dei più giovani.

Vediamo quali sono i bandi migliori del 2024 attualmente attivi per la Regione Basilicata.

Finanziamenti a fondo perduto per agricoltura in Basilicata 2024: bandi regionali ed europei

Tra i finanziamenti più appetibili per le imprese sicuramente vi sono quelli a fondo perduto, poiché consistono nell’erogazione di contributi finanziari senza l’obbligo per il beneficiario di restituire l’importo finanziato. Si tratta quindi di un’ottima opportunità di investimento per supportare la propria attività oppure per aprire un’impresa da zero. 

Tra le attività più interessate dai bandi regionali a fondo perduto, troviamo sicuramente il settore dell’imprenditoria agricola, uno dei settori più gravemente colpiti dalla recente crisi sanitaria. Per far fronte al grave calo di introiti degli agricoltori del territorio lucano a seguito del rallentamento forzato dalle misure emergenziali, la Regione Basilicata ha pensato di rilanciare il settore agricolo lanciando il Bando INAIL Agricoltura.

Si tratta di un contributo regionale a fondo perduto pensato con l’obiettivo specifico di incentivare la nascita di nuove imprese agricole sul territorio regionale. Destinatarie del contributo sono le micro e piccole imprese di settore attive nella produzione primaria di prodotti, che abbiano il titolare e/o il rappresentante legale iscritto come Coltivatore diretto. Il finanziamento a fondo perduto si sostanzia in un contributo a fondo perduto pari al 40% che, nel caso di coltivatore diretto che non abbia ancora compiuto 40 anni, può arrivare anche fino a un massimo del 50%. Non si tratta tuttavia di un credito d’imposta, ma di un bonifico che viene corrisposto direttamente sul conto corrente dell’eventuale Azienda agricola vincitrice. Ogni azienda che intende candidarsi deve presentare un progetto (solamente uno) per aggiudicarsi il contributo che, in caso di vincita, potrà essere impiegato:

  • per l’acquisto di un trattore in sostituzione di uno precedente;
  • per l’acquisto di attrezzi e macchinari agricoli utili ai fini delle attività agricole (decespugliatori, trebbiatrici, seghe per tagliare la legna ecc.).

Il valore del contributo parte da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 60.000 euro.

Sul fronte dei bandi europei segnaliamo invece il Bando Misura 10.1.4 Agricoltura Conservativa, una sottomisura che si inserisce nel quadro più ampio di investimenti europei previsto dal progetto FEASR 2014-2020, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. La sottomisura intende sovvenzionare quelle imprese agricole coinvolte nell’attività di agricoltura alternativa all’aratura tradizionale, nota come agricoltura conservativa. La finalità di questo tipo di attività è quella di migliorare e preservare la qualità e la resa del suolo agricolo, optando per una non lavorazione (semina su sodo) del terreno, questo consente non solo di preservare le condizioni morfologiche del suolo, ma anche di prevenire, o quantomeno contenere, i disastri idrogeologici. Un’altra attività ammessa dal fondo e affiancabile alle attività principali previste dal bando sono quelle relative all’impegno volontario di copertura vegetale (cover crops) del terreno interessato, sempre nell’ottica di prevenzione dei danni idrogeologici e dell’inquinamento acquifero. L’intero territorio regionale della Basilicata è coinvolto dal bando e i beneficiari del contributo possono essere singoli agricoltori oppure associazioni di agricoltori. Il contributo, infine, è corrisposto in proporzione agli ettari coinvolti e può variare anche in base agli impegni accessori annuali che possono eventualmente aggiungersi. 

Finanziamenti a fondo perduto Basilicata per B&B e turismo 2024

I finanziamenti a fondo perduto si rivelano essere anche un’ottima opportunità per tutti coloro che intendono dedicarsi al turismo, magari aprendo un’attività ricettiva come ad esempio un Bed & Breakfast. L’apertura di questo tipo di struttura è particolarmente dispendiosa, pertanto avere accesso a un contributo governativo, costituisce un’ottima opportunità. La Regione Basilicata intende fornire un concreto aiuto all’apertura di strutture ricettive extra alberghiere sul territorio lucano, poiché si tratta di uno strumento che al contempo favorisce l’imprenditoria locale e il turismo nella Regione. Il bando regionale destinato all’apertura di B&B è il bando Garanzia Giovani 2024. Con questo bando la Regione intende favorire, contestualmente, anche l’imprenditoria giovanile della Basilicata: al bando possono infatti accedere giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno aderito al programma Garanzia Giovani e che nel momento in cui fanno richiesta di accesso al bando non si trovino iscritti a nessun corso di studi e che non sono coinvolti in nessuna attività professionale. Il bando prevede finanziamenti a tasso agevolato per l’apertura di attività ricettive con spesa compresa tra i 5.000 e i 20.000 euro, estendibile ulteriormente a spese comprese tra i 25.001 e i 35 mila euro.

Sempre per l’apertura di un B&B sul territorio lucano, segnaliamo un altro interessante bando attivo: Programma di Sviluppo Rurale. Il bando, già attivato con successo nelle regioni di Sicilia e Piemonte, dovrebbe aprirsi molto presto anche in Basilicata. I richiedenti che intendono accedere al finanziamento (a fondo perduto) potranno usufruire di un contributo a fondo perduto pari al 75% dei costi ammessi, mentre le attività che potranno essere eseguite con il finanziamento sono: ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento immobiliare di una struttura già preesistente. Come abbiamo anticipato si tratta di un bando di prossima apertura, pertanto, è consigliabile monitorare il sito ufficiale della Regione Basilicata per ricevere informazioni dettagliate e aggiornate sulle condizioni per accedere al bando.

Finanziamenti in Basilicata per master a fondo perduto: le opportunità 2024

La Regione Basilicata ha inoltre previsto finanziamenti anche nel caso di giovani che intendono effettuare periodi di studio all’estero oppure master specifici sul territorio nazionale. Il bando per la Concessione di contributi per la partecipazione a Master Universitari in Italia e all’estero  prevede la concessione di somme di denaro assimilabili a borse di studio di cui ogni studente può beneficiare. I contributi sono erogati sotto forma di voucher e possono essere impiegati per la partecipazione a Master Universitari di I e II livello senza esclusione di settori disciplinari.

Con questa misura, la Regione Basilicata intende sostenere l’alta formazione post lauream dei suoi studenti ai fini di una maggiore possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.

I voucher possono essere spesi per accedere ai costi di iscrizione al corsi; per sostenere i costi di soggiorno e gli eventuali spostamenti per raggiungere la sede delle lezioni. I master accessibili con questa forma di contributo possono essere erogati sia da un ente pubblico che da uno privato. e su tutto il territorio nazionale. Naturalmente, condizioni obbligatorie per usufruire del finanziamento sono: la residenza dell’eventuale beneficiario nella regione Basilicata e l’assenza di precedenti assegni/voucher affini al contributo che non possono essere cumulati. 

Finanziamenti imprenditoria femminile Basilicata a fondo perduto: bandi regione ed Europa 2024

Tra i bandi più interessanti della Regione Basilicata troviamo quelli relativi, ancora una volta, al settore dell’imprenditoria, ma questa volta trovano un posto riservato quelli destinati all’imprenditoria femminile. Le agevolazioni di accesso al credito per le donne della Basilicata è un obiettivo primario per la Regione. Per tutto il 2024 infatti i finanziamenti bancari a disposizione saranno garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese e come previste dal Protocollo d’Intesa con il Ministero per le Pari Opportunità saranno a disposizione per le donne imprenditrici lucane. I diversi istituti bancari che aderiranno al progetto metteranno a disposizione capitali da investire in specifici progetti, quali:

  • Investiamo nelle donne: un piano finanziario che prevede la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali;
  • Donne in Start-Up: una linea di credito diretta e agevolata per consentire la costituzione di startup tutte al femminile, settore noto per essere quasi a totale appannaggio del genere maschile;
  • Donne in ripresa: misura di finanziamento volto a sostenere attività femminili imprenditoriali che vertono in una situazione di difficoltà economica (comprovata).

Qualunque sia la tipologia di prestito a fondo perduto alla quale si decide di accedere, le giovani donne imprenditrici dovranno rispettare i singoli requisiti richiesti e soprattutto dovranno presentare un piano progettuale convincente e solido.

Infine, l’ultimo bando interessante da segnalare, pensato appositamente per fornire un concreto supporto alle imprenditrici femminili della Basilicata è il bando Ricerca e Sviluppo 2024, dedicato alle donne impegnate, in qualsiasi forma giuridica in attività imprenditoriali volte alla ricerca e allo sviluppo, come ad esempio può essere il settore del benessere e della cosmesi. In questo caso non si tratta di un contributo a fondo perduto ma di un finanziamento agevolato per le spese eventualmente da sostenere che non dovranno mai superare il 50%. Tra le spese ammissibili rientrano: 

  • i costi del personale altamente qualificato;
  • i costi da sostenere per la sottoscrizione dei contratti di ricerca;
  • i costi per la formazione e l’acquisizione di competenze specifiche;
  • l’acquisto di materiali e attrezzi di laboratorio.

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