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Finanziamenti a fondo perduto Regione Toscana 2024: start up, imprenditoria femminile, agricoltura, agriturismi e fotovoltaico

Per promuovere lo sviluppo dell’economia, in Toscana sono attivi i finanziamenti a fondo perduto 2024: misure lanciate dalla regione a beneficio delle start up, dei progetti di imprenditoria femminile, dell’agricoltura e dell’installazione di impianti fotovoltaici.

Finanziamenti Toscana a fondo perduto per start up e imprenditoria femminile: bandi 2024

Tra i bandi aperti relativi ai finanziamenti a fondo perduto nella regione Toscana ci sono quelli dedicati all’imprenditoria femminile. Una delle misure si chiama appunto Sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile ed ai lavoratori con ammortizzatori sociali; ne possono beneficiare le micro, piccole e medie imprese di nuova costituzione, in corso di costituzione o in espansione che hanno sede in Toscana. Il bando spiega che quando si parla di imprese femminili si fa riferimento a quelle imprese che presentano almeno uno di questi requisiti:

  • il titolare dell’impresa è una donna;
  • i legali rappresentanti ed almeno il 50% dei soci (con almeno il 51% del capitale sociale) sono di sesso femminile.

L’agevolazione consiste in una garanzia fino all’80% del finanziamento concesso a tassi ridotti per importi fino a 250.000 euro.

Un’altra agevolazione importante è rappresentata dal Fondo Impresa Femminile istituito dal MISE con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile. Ne possono beneficiare le imprese femminili (ovvero quelle con prevalente partecipazione femminile) di ogni dimensione e le lavoratrici autonome che hanno la partita IVA che operano nei settori della produzione di beni (industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli), della fornitura di servizi, del commercio e del turismo. Vengono finanziati progetti che prevedono spese ammissibili fino a 250.000 euro per l’avvio di nuove imprese e fino a 400.000 euro per lo sviluppo ed il consolidamento di imprese già esistenti. Per le nuove imprese è previsto un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili (ma massimo 50.000 euro) per progetti di investimento fino a 100.000 euro; la percentuale scende al 50% per gli investimenti di valore compreso tra i 100.000 ed i 250.000 euro. Per le imprese costituite da almeno 12 mesi ma non più di 36 mesi l’agevolazione è pari all’80% delle spese ammissibili: la metà viene coperta tramite contributo a fondo perduto, mentre per l’altra metà viene erogato un finanziamento a tasso zero. Per le imprese più vecchie di 36 mesi c’è sempre una copertura pari all’80%, ma c’è una diversa distribuzione tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato. Il rimborso avviene in massimo otto anni.

Per quanto riguarda le start up, la misura più interessante è quella gestita a livello nazionale da Invitalia, ovvero Smart & Start. Le start up innovative di piccole dimensioni che sono state costituite da non più di 60 mesi e le persone fisiche che hanno intenzione di dare vita ad una start up possono fare richiesta di un finanziamento senza interessi pari all’80% delle spese ammissibili (l’importo può salire al 90% se l’impresa è costituita da donne o giovani under 36 o al suo interno è presente un dottore di ricerca che lavora all’estero); il rimborso può avvenire in un massimo di 10 anni. Tra le spese ammissibili ci sono quelle sostenute per le immobilizzazioni materiali ed immateriali, per i servizi funzionali alla realizzazione del piano di impresa e per il personale dipendente e per i collaboratori a qualsiasi titolo.

Finanziamenti Regione Toscana per agricoltura e agriturismi 2024 a fondo perduto

Per favorire il turnover nel settore dell’agricoltura l’ISMEA ha lanciato la misura Autoimprenditorialità in agricoltura e ricambio generazionale. Ne possono beneficiare i giovani che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 40, anche se sono organizzati in una forma societaria. Vengono concessi mutui agevolati a tasso zero fino al 75% delle spese ammissibili; in alcune regioni del Sud era previsto anche un contributo a fondo perduto pari al 35% (con il mutuo che si fermava al 60%); dal 30 aprile 2021 il contributo a fondo perduto è stato esteso all’intero territorio nazionale. Possono essere finanziati i progetti che prevedono interventi per il miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda agricola, il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene e del benessere degli animali, la realizzazione ed il miglioramento di infrastrutture collegate allo sviluppo, all’ammodernamento o all’adeguamento dell’agricoltura.

La Regione Toscana con la misura Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole intende favorire l’accesso degli imprenditori agricoli professionali (IAP) ai prestiti bancari garantiti dal FEI, il Fondo Europeo per gli Investimenti. Grazie alla garanzia del Fondo, i beneficiari possono ricevere dagli istituti di credito aderenti un finanziamento che copre fino al 100% del valore dell’investimento e che può essere rimborsato in minimo 2 anni e massimo 12 anni. Vengono finanziati gli investimenti nella produzione agricola mirati al miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale; tra le spese ammissibili ci sono l’acquisto, la costruzione o il leasing di beni immobili, macchinari o attrezzature, l’acquisizione o lo sviluppo di programmi informativi, brevetti, marchi, licenze e diritti d’autore, i costi di elaborazione dei piani di gestione forestale.

Per sostenere gli investimenti delle imprese in questi settori sono state predisposte delle Garanzie per liquidità ed investimenti delle PMI agricole, forestali e della pesca. Possono accedere a queste garanzie le piccole e le medie imprese che hanno la loro sede legale in Toscana o che realizzano investimenti nella regione e che presentano i seguenti requisiti:

  • il patrimonio netto/attivo circolante non deve essere inferiore al 5% dell’ultimo bilancio approvato;
  • non devono essere in difficoltà;
  • possono far fronte agli impegni finanziari per i quali viene richiesta la garanzia;
  • sono in regola con gli obblighi previdenziali, assicurativi ed assistenziali.

L’agevolazione consiste nel rilascio di garanzie dirette fino all’80% di finanziamenti di durata tra i 60 ed i 120 mesi (l’importo massimo per ciascuna garanzia è di 500.000 euro).

Per i titolari di un agriturismo può essere importante ricordare che dalla fine di febbraio 2024 è possibile presentare la domanda per il bando Incentivi finanziari per le imprese turistiche gestito da Invitalia. Gli agriturismi, infatti, insieme ad alberghi, stabilimenti balneari, porti, parchi tematici ed altre strutture ricettive, possono accedere a due forme di incentivo:

  • un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, con un importo massimo di 40.000 euro (che può salire a 100.000 euro se sono presenti determinate condizioni);
  • un credito d’imposta che può coprire fino all’80% delle spese che può anche essere ceduto a terzi, come banche o altri intermediari finanziari.

Se non viene superato il limite di spesa stabilito per i vari interventi, i due contributi sono cumulabili. Il 50% delle risorse viene destinato ad interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica; tra gli altri interventi ammessi ci sono la riqualificazione antisismica, l’eliminazione di barriere architettoniche, il restauro, il risanamento conservativo, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia, l’acquisto di mobili, la digitalizzazione.

Finanziamenti a fondo perduto per fotovoltaico in Toscana: bandi regionali ed europei 2024

Tra i vari finanziamenti a fondo perduto e le altre agevolazioni concesse nella regione Toscana ci sono anche le misure relative alle energie rinnovabili. Il Fondo di garanzia per investimenti nelle energie rinnovabili permette alle piccole e medie imprese, alle persone fisiche alle associazioni, alle aziende sanitarie ed ospedaliere ed agli enti locali di ottenere una garanzia gratuita fino all’80% degli importi finanziati. L’importo massimo garantito ammonta a 100.000 euro per le persone fisiche e a 250.000 euro per gli altri soggetti (per i gruppi di imprese è previsto un massimo di 375.000 euro). I finanziamenti garantiti possono avere una durata tra i 5 ed i 10 anni; per gli enti locali la durata massima può salire fino a 25 anni. I finanziamenti ammessi a garanzia sono quelli richiesti per la realizzazione di investimenti di riqualificazione energetica e per l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, tra cui figurano anche gli impianti solari fotovoltaici.

Le imprese, anche in forma associata, e le pubbliche amministrazioni possono accedere anche al Fondo Nazionale Efficienza Energetica. Le imprese, presentando un’apposita domanda tramite le banche o gli intermediari finanziari aderenti, possono ottenere una garanzia e/o un finanziamento agevolato con un tasso dello 0,75% che può coprire il 70% dei costi ammissibili, con importi compresi tra i 250.000 ed i 4.000.000 di euro e durata massima di 10 anni. I requisiti necessari per accedere all’agevolazione sono diversi: le imprese devono essere costituite da almeno due anni, devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, devono essere nel pieno esercizio dei loro diritti, devono tenere una contabilità separata, devono rispettare l’impegno Deggendorf, non devono essere in difficoltà e devono risultare in regola con le varie norme vigenti. I progetti finanziabili sono quelli che riguardano la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali, la realizzazione o l’implementazione di impianti e reti di teleraffrescamento e teleriscaldamento, l’efficientamento dei servizi e delle infrastrutture pubbliche e la riqualificazione energetica degli edifici. Proprio in quest’ultima categoria di interventi è possibile inserire anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

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